«Quando si corre pensa a correre e basta: una testa piena di pensieri pesa di più e in salita vai di meno.
E ricorda che prima della discesa vien sempre la salita» .......CAFUDDA!!!!!

venerdì 26 novembre 2010

L'intimo va scelto con molta attenzione

Spesso chi si avvicina al ciclismo,o anche atleti già lungamente navigati,nell'acquistare gli indumenti tecnici dà grandissima importanza al secondo e terzo strato,lasciando la scelta degli indumenti intimi un po' al caso e sopra tutto al prezzo.
Dobbiamo però capire che utilizzare un primo strato tecnicamente all'avanguardia e di alta qualità è di fondamentale importanza,
ricordiamoci sempre che questi capi saranno quelli a diretto contatto con la nostra pelle.
Non è sufficiente indossare una qualsiasi maglia traforata per non avere problemi. Anzi spesso con un intimo sbagliato, o di bassa qualità,rischiamo di compromettere la nostra uscita.
Pensiamo ad un'uscita invernale;abbiamo messo calzamaglia, giubbino antivento,guanti caldi impermeabili ed una semplice maglia traforata.
Partiamo e pochi chilometri dopo,nonostante tutto abbiamo freddo. Colpa di di quella maglia intima,che butta fuori il sudore,ma non tiene caldo. Meglio scegliere in quel caso un indumento intimo appositamente studiato per i climi più rigidi,magari a maniche lunghe. L'effetto di eliminazione del sudore sarà lo stesso,ma la temperatura corporea ne sentirà immediatamente i benefici.
In estate vale la stessa regola. Un indumento intimo,sotto la maglia,aumenta il caldo? Niente di più falso perchè se non indossiamo nulla, la maglia,a causa della sudorazione si “incolla” alla pelle,impedendole di respirare ed aumentando il calore del corpo.
Con un giusto capo tecnico,a maglia traforata e rapida asciugatura,questo rischio viene totalmente scongiurato.

Da inserto redazionale al numero 3 di Cicloturismo Marzo 2010

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